‘Finestre’ apre degli spazi sull’Afghanistan, come per tutte le finestre, in due direzioni. Spazi verso l’esterno, per guardare da vicino, sentire, ascoltare, cercare di essere lì, capire cosa succede. Spazi verso l’interno, luci che si accendono su storie, persone, vite, quasi sempre silenziose.
Lo faremo attraverso le testimonianze delle persone con le quali da 20 anni, lavoriamo sul campo, dei loro amici, parenti, clienti, pazienti, vicini di casa, compagni di lotta. Voci preziose, di uomini, donne, bambini, sommesse, potenti, accorate, squarci di realtà, quella che la gente vive ogni giorno. Un’occhiata dalla finestra, un racconto, una vicinanza improvvisa, può bastare, a volte, per capire e sentire, per rispondere a domande su questo paese, su questa ventennale guerra infinita, velata, tenuta nascosta come le sue donne.
Questo il tema della prima tappa, in quattro puntate: Covid e Afghanistan.
- Come si vive una pandemia in un paese in guerra da 40 anni?
- Cosa si è modificato?
- Come si resiste?
- Chi sono i ‘sommersi’ e chi i ‘salvati’?
- I Talebani , protagonisti di questo momento storico, come si comportano nell’emergenza sanitaria?
- Accordi di pace, attentati feroci e il virus che uccide i massimi dirigenti.
- Droga, corruzione, mafia, il business del Covid.
E, in tutto questo, le donne si danno da fare. Esperimenti, progetti, azioni, dentro la pandemia, per salvarsi e salvare.
Foto di Carla Dazzi