Regia ed immagini
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Michela Guberti |
Montaggio |
Michela Guberti, Enrico Valente |
Supervisione al montaggio
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Pierpaolo Adami |
Produzione esecutiva
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Laura Quagliuolo |
Realizzato con il contributo di |
ICS (Istituto per la cooperazione allo sviluppo), Alessandria; CISDA onlus, Milano; Provincia di Alessandria; Fondazione CTR (Cassa di Risparmio di Torino) |
Anno di produzione |
2007 |
Durata |
51 m
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Tipologia |
Documentario |
Genere |
Sociale |
Paese |
Italia |
Produzione |
Emme Audiovisivi |
Formato di proiezione |
DV Cam, colore |
Sinossi: Sahar è una donna di RAWA (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan), un “bocciolo di rabbia” che è fiorito, e insieme a tanti altri lavora per portare una rivoluzione in Afghanistan: sconfiggere il fondamentalismo e la cultura maschilista. Il suo ruolo nella RAWA , così come il suo vero nome, è segreto. Il suo volto, sempre parzialmente coperto, o in controluce, si indovina soltanto. Siamo andate con lei da Peshawar a Kabul, dove le donne di RAWA si erano date appuntamento per celebrare insieme l’8 marzo.
Una tappa dopo l’altra, tra villaggi sperduti e periferie, vediamo le scuole all’aperto, le cliniche rudimentali, le le attività che RAWA riesce a mantenere in aree trascurate da tutti. Conosciamo le realtà per le quali Sahar lotta, e le donne e gli uomini che lottano con lei. La vediamo al lavoro, mentre ascolta, denuncia, consola. Scopriamo i suoi ideali e i suoi timori, la sua storia e le motivazioni di una scelta alla quale ha dedicato la vita e per la quale rischia la morte.
In un paese in frantumi, donne e uomini coraggiosi che, senza l’aiuto di nessuno si danno da fare per cambiare le cose e costruire un paese migliore. E che, per lo spazio di un viaggio, fanno pensare che un Afghanistan diverso possa esistere.
Ambientazione: Afghanistan
Note: Documentario in lingua pashtu, inglese, persiano ed italiano con sottotitoli in italiano.
Partecipazioni a festival e rassegne (4):
Premi vinti: