Afghanistan Analysts - Andrew Quilty - 12 ottobre 2020
Proponiamo questo report perché, nonostante siano ormai passati parecchi mesi dalla sua pubblicazione, raccoglie elementi importanti per comprendere questo periodo di transizione.
Traduzione di Deborah Massignani e Francesca Santambrogio.
Le persone che “stanno vivendo” la guerra in Afghanistan, sia civili sia militari, hanno avuto esperienze molto diverse negli ultimi sette mesi, a seconda della zona del Paese in cui risiedono. Chi vive nelle aree controllate dai talebani ha visto una pace inaspettata da quando gli Stati Uniti e i talebani hanno firmato l’accordo di Doha, dopo la sospensione degli attacchi aerei da parte degli USA e l’atteggiamento difensivo assunto dal governo afghano. Per altri, anche se i talebani hanno abbandonato gli attacchi di vasta portata, a terra hanno intensificato altre forme di violenza e sono aumentate le vittime tra i civili. Andrew Quilty incontra talebani esultanti e membri delle ANSF demoralizzati. In un convincente reportage su tre province, indaga i cambiamenti nel modus operandi della violenza. Si chiede inoltre cosa ci possono spiegare le visioni dal basso circa le prospettive di riduzione della violenza in Afghanistan, una richiesta da Kabul finora rifiutata dai talebani.
Questo è il quinto rapporto pubblicato dall’AAN (Afghan Analysts Network) per comprendere il conflitto dopo gli 8 giorni di Riduzione della violenza (RiV), 21-29 febbraio, che hanno caratterizzato l’accordo tra gli USA e i talebani. (1) Si basa su 53 interviste a:talebani (4), membri delle Forze di sicurezza afghane (ANSF) (18), funzionari governativi(6) e altri civili (26). Le interviste sono state condotte tra giugno e agosto, nell’area di 3province: Maidan Wardak, Kunduz e Nangrahar, in modo da valutare come i cambiamenti nelle posizioni militari delle parti del conflitto abbiano influito sui civili e sui soldati da quando l’accordo di Doha è entrato in vigore.