RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ CISDA
Missione e identità dell’ente
Il Coordinamento Italiano di Sostegno Donne Afghane è nato nel 1999 su iniziativa di una serie di associazioni e realtà italiane che da anni lavorano sui temi dei diritti delle donne, contro i fondamentalismi e le guerre.
L'Associazione ha come suo essenziale fondamento la condivisione dei valori umani di ogni persona, qualunque ne siano la religione, origine, cultura e nazionalità; essa si pone come scopo prioritario la promozione di iniziative di carattere politico-sociale sia a livello nazionale che internazionale sulla condizione delle donne svantaggiate dal punto di vista familiare, economico, sociale e politico, con particolare riferimento alle donne afghane che si trovano nelle suddette condizioni. (dall’art. 2 dello Statuto).
I membri del Consiglio Direttivo, nominati dall'assemblea, nominano tra loro una Presidente e una Vice Presidente e fra i soci una Segretaria ed una Amministrativa, che rivestono tali cariche anche nei confronti dell'Assemblea. Al Consiglio Direttivo spettano i più ampi poteri per l'Amministrazione ordinaria e straordinaria. Il Consiglio Direttivo delibera inoltre l'ammissione e l'eventuale esclusione dei soci e cura l'esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea.
Lo scopo principale di CISDA è far conoscere in Italia la difficile situazione in cui tuttora versa l’Afghanistan e il lavoro di alcune associazioni afghane che promuovono e sostengono i diritti femminili in una situazione di conflitto e di fondamentalismo. Inoltre promuovono una cultura di pace e di costruzione dei diritti attraverso un lavoro capillare per alfabetizzare donne e bambini e far nascere una coscienza civica e di pace che parta proprio dalle donne.
I progetti promossi o sostenuti da CISDA sono progetti proposti dai nostri partner afghani in base alle loro esigenze e alla loro esperienza sul territorio.
Da qualche anno inoltre anche su richiesta delle associazioni afghane che sosteniamo CISDA ha avviato uno scambio politico e culturale con alcune associazioni curde che operano sia in Turchia, in Siria e in Iraq, promuovendo missioni come osservatori internazionali durante le elezioni e partecipando a delegazioni umanitarie con altre associazioni che operano su quei territori.
CISDA, in quanto organizzazione politica riconosce che il problema delle migrazioni a livello mondiale non può essere risolto chiudendo confini ed elevando barriere. Le migrazioni che sono sempre state un fenomeno centrale ed essenziale nella storia dell’umanità, sono esplose in questi ultimi anni a causa dell'aumento dei conflitti e dei cambiamenti climatici.
CISDA aderisce alla rete “In Difesa Di – per i diritti umani e chi li difende” una rete di oltre 30 organizzazioni e associazioni italiane attive su tematiche quali diritti umani, ambiente, solidarietà internazionale, pace e disarmo, diritti dei lavoratori, libertà di stampa e stato di diritto.
Dopo la presa del potere da parte dei Talebani le forze laiche e democratiche afghane hanno chiesto alla società civile occidentale due cose: sostenere l’autodeterminazione del popolo afghano e la creazione di una grande rete di sostegno alla loro resistenza in Europa.
CISDA ha raccolto l’invito e ha coinvolto diverse associazioni della società civile italiana creando una rete denominata “Coalizione per la democrazia e la laicità in Europa e Afghanistan”
Attività istituzionali
CISDA è un’associazione basata su volontarie che operano senza percepire alcun rimborso per il lavoro svolto, ha sede a Milano, è attivo nelle città di San Giuliano Milanese, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Firenze, Como, Roma, Torino, Piadena, Belluno, Verbania, Tigullio.
Promuove azioni politico-sociali a livello nazionale e internazionale sulle condizioni delle donne afghane, sostiene progetti attraverso raccolta fondi a favore delle donne e dei bambini, organizza momenti pubblici e realizza materiali informativi.
Attività di raccolta fondi per finanziamento dei progetti
Fin dalla sua costituzione CISDA è stato capofila come coordinatore dei progetti raccogliendo fondi da privati, banche, associazioni e fondazioni e organizzando eventi.
PROGETTI RELATIVI AI BILANCI PUBBLICATI
Progetto "Vite preziose". Sostegno a distanza di donne vittime di violenza
Avviato nel 2011 dopo la pubblicazione sul quotidiano I’Unità delle storie di alcune donne, che la giornalista Cristiana Cella aveva incontrato a Kabul nelle ‘case protette’ e nei Centri di Aiuto Legale gestiti da Hawca. Il progetto prosegue a tutt'oggi nonostante la presa del potere da parte dei talebani. Le donne sostenute sono 26 donne (€ 20.338,00).
Progetto “Staffetta Femminista Italia-Asghanistan”
Staffetta contribuisce a sostenere con la propria raccolta fondi: l’erogazione di un reddito per la sopravvivenza in autonomia di donne maltrattate e la formazione di piccole case rifugio per due/quattro donne con i propri bambini
Ogni gruppo/individuo percorrerà idealmente una TAPPA per coprire i 7.000 km da Monza a Kabul (TAPPA 1 Monza-Sarajevo; TAPPA 2 Sarajevo-Atene; TAPPA 3 Atene-Istanbul; TAPPA 4 Istanbul-Tabriz; TAPPA 5 Tabriz-Tehran; TAPPA 6 Tehran-Mashad; TAPPA 7 Mashad-Kabul). Nel 2021 sono state sponsorizzate 6 tappe (€ 3.700,00)
Sostegno alle attività di informazione nelle province
Avviato nel 2010 e finanziato con attività di fund raising, per il sostegno alle attività di “Hambastagi Solidarity Party of Afghanistan”, partito democratico nato nel 2004 con gli obiettivi di lotta al fondamentalismo, lotta all'occupazione e parità di genere.
Nel 2021 a seguito della presa del potere da parte dei talebani sono stati inviati ulteriori fondi per aiuti alimentari agli sfollati interni.
Hamoon Health center
Il progetto promosso da OPAWC e CISDA, avviato nel 2010 è finanziato da OSF - Opera San Francesco Milano (80.000,00 €/anno).
L'ospedale Hamoon si trova a Farah, città dell'Afghanistan occidentale. L'ospedale fornisce cure gratuite e medicine a circa 120 persone al giorno. È fornito di una unità medica mobile con una ambulanza attrezzata per raggiungere villaggi periferici.
È stato aperto un laboratorio di analisi alimentato da pannelli solari ed il Centro è dotato anche di un ecografo per il controllo delle gravidanze.
Apertura di un Centro di assistenza legale a Mazar-e-Sharif per donne vittime di violenza.
Il centro di Assistenza Legale si trova a Mazar-e- Sharif, città afghana a nord confinante con l’Uzbekistan. Promosso da HAWCA e CISDA finanziato nel 2020 dall'OSF – Opera San Francesco Milano (50.000,00 €/anno)
Il progetto avviato nel 2014 prevede: assistenza legale e consulenza psicosociale delle vittime; assistenza medica in casi di emergenza; supporto alla reintegrazione nella famiglia e nella comunità locale.
In seguito alla presa del potere da parte dei talebani nell'agosto 2021 il Centro è stato chiuso e parte del finanziamento è stato utilizzato per avviare un corso di Sartoria per donne.
Giallo fiducia - Progetto Zafferano
Il progetto, avviato nel 2017 è stato finanziato da Costa Family Foundation, nella zona di Herat ed è gestito interamente da 12 donne con l'obiettivo di garantire una fonte di guadagno per la famiglia ed evitare la coltivazione dell'oppio. CISDA sostiene il progetto con azioni di sensibilizzazione e informazione, e sta contribuendo con le donazioni raccolte durante gli incontri divulgativi.
Gestione del Sito internet di HAWCA a Kabul ed Herat
Dal 2011 CISDA sostiene le spese di gestione del sito internet mediante raccolta fondi da privati.
Corso di alfabetizzazione di Bamyan
Progetto per corsi di alfabetizzazione a Bamyan, situata al centro della regione di Hazarjat (anche Hazaristan), principale centro abitato della regione. Il progetto per il 2021 è stato finanziato da un privato (€ 5.000,00)
Villaggio Jinwar
Il progetto lanciato da Rete Jin a sostegno di un villaggio per le donne Kurde per l’acquisto di un’ambulanza è stato finanziato da una raccolta fondi da parte di privati promossa sulla piattaforma Comunità & Sociale 22.152,00 €. Cisda ha offerto quale punto di raccolta fondi il suo sito e il conto corrente bancario dove sono stati accreditati € 18.460,00.
Progetto Emergenza Afghanistan
In seguito alla presa del potere da parte dei talebani nell'agosto 2021 Cisda ha lanciato una raccolta fondi per l'emergenza alla popolazione sia per alimenti, medicinali e bisogni di prima necessità.
Cisda è stata riconosciuta ampiamente e la raccolta è stata di 286.212,00 €.
Per la difficoltà dell'invio dei fondi nel 2021 sono stati consegnati solo € 60.000,00.
Altri fondi sono stati consegnati nel gennaio 2022 poiché le associazioni da noi sostenute hanno richiesto un invio scaglionato.
In seguito all’emergenza dovuta alla presa del potere da parte dei talebani nell’agosto 2021 donazioni raccolte per alcuni progetti, su richiesta delle organizzazione afghane, sono state devolute per il sostegno alimentare alle famiglie dei profughi interni.