In Afghanistan avanza un progetto italiano che dà lavoro onesto e riduce il potere dei gruppi armati: al posto dell’oppio i pistilli che finanziano l’assistenza.
Un modo per dare un lavoro onesto a chi ne ha più bisogno e allo stesso tempo ridurre il potere dei gruppi armati che spadroneggiano con la forza o con la scusa dell’Islam. Sostituire i papaveri da oppio con i bulbi dello zafferano. Le due piante crescono nelle stesse condizioni, con poca acqua e terreni poco fertili; la polverina rossa che si ricava dai pistilli, lo zafferano appunto, ha un valore al grammo superiore all’oro.
Così la Costa Family Foundation, l’ong di Belluno “Insieme si può” e il Cisda (Coordinamento per il sostegno delle donne afghane, probabilmente l’onlus italiana con i migliori contatti nel Paese) hanno avviato nel 2017 un progetto pilota nella provincia di Herat per dare ad alcune donne in difficoltà la possibilità di guadagnarsi da vivere coltivando zafferano.