Organization Promoting Afghan Women’s Capabilities (Organizzazione per la promozione delle abilità delle donne afghane)
OPAWC è stata istituita nel 2003 da un gruppo di donne che volevano fare qualcosa di propositivo, concreto e realizzabile per l’empowerment delle donne afghane. Queste volontarie hanno messo a disposizione tempo e competenze per risolvere situazioni critiche nel più breve tempo possibile ma lavorando per un quadro di lungo termine che potesse offrire alle donne l’opportunità di sfuggire al circolo vizioso di dipendenza e di vittimizzazione da un maschio dominante e una struttura sociale fondamentalista.
Sapevano che dovevano agire su tre fronti simultaneamente: alfabetizzazione, sviluppo di abilità pratiche per ottenere indipendenza economica e salute. OPAWC ha organizzato centinaia di corsi di alfabetizzazione in tutto il paese, dai retrobottega alle aule scolastiche, ovunque le donne possano incontrarsi in luoghi sicuri.
I progetti di OPAWC – Organization Promoting Afghan Women’s Capabilities
Hamoon Health Center: progetto sanitaria realizzato a Farah dal 2010. L’ospedale Hamoon fornisce cure gratuite e medicine a persone che non sono in grado di procurarsele. E’ fornito di una unità medica mobile con una ambulanza attrezzata per raggiungere villaggi periferici e remoti dove ci sono pazienti che non potrebbero raggiungere la città.
Donatore per il Centro: Opera di San Francesco per i Poveri di Milano
Donatore per l’ambulanza: Sawa Australia e il CISDA
Vocational Training Center di Kabul. Nel 2008 OPAWC ha avviato uno dei suoi progetti più ambiziosi, il Centro di Formazione Professionale in un’area non distante da una delle zone più povere della città: il quartiere di Afshar dove è stata combattuta una tra le più sanguinose battaglie durante la guerra civile 1992-1994.
L’idea era di portare servizi e opportunità per la popolazione, per rendere favorite le donne che altrimenti si sarebbero trovate in una situazione impossibile per quanto riguarda la mobilità, il tempo a disposizione e l’energia per accedere ai servizi.
La struttura ha fornito corsi di alfabetizzazione e corsi per insegnare alle donne a lavorare con tessuti e perline per il confezionamento di abiti e accessori eleganti e tradizionali. Nel 2010 il Centro è stato ampliato grazie al sostegno dei donatori: il Centro di alfabetizzazione è stato finanziato dalla ong Sawa-Australia, e il Centro Professionale è stato finanziato dalla Regione Toscana e dal CISDA. 300 donne ora ricevono formazione e istruzione in questi centri, la maggior parte delle quali sono vittime di guerra.
Progetto “Una capra per le donne afghane”: realizzato dall’associazione “Insieme si può” di Belluno e il CISDA in collaborazione con associazioni partner afghane.
La raccolta fondi consente di acquistare e distribuire le capre a donne vedove e in condizioni di povertà nei mesi di marzo/aprile perché in quella stagione le capre sono incinte di uno, due talvolta tre capretti.
Questo significa che ogni vedova può diventare nel giro di breve tempo un’imprenditrice, produttrice di reddito, per sé e per la famiglia, benestante, vendendo i prodotti (latte, formaggio, yoghurt), mantenendo o incrementando il capitale iniziale oppure vendere il caprettino per una somma analoga.
Sono ormai molte le capre donate alle donne direttamente tramite i nostri volontari in loco.
Sono state consegnate a Sharat Khorazan, un quartiere povero, privo di elettricità, nella zona est di Kabul; a donne di Bamiyan, 250 chilometri circa da Kabul, il paese dei Buddha, distrutti a marzo 2001 dai talebani; ad Arghandai, nella provincia di Kandahar, ex roccaforte dei talebani, che rimane uno dei luoghi “caldi” del Paese.