Centro Culturale
Inaugurato nel marzo 2008 a Kabul (capitale dell'Afghanistan). Realizzato in collaborazione con Hawca, ICS e CISDA e finanziato per un triennio da MAE (2007-2009 per un totale di 800.000 euro).
Il centro è gestito da Hawca e funzione tutt’oggi.
Tipografia
Inaugurata nel 2012 la tipografia è stata realizzata in collaborazione con Hawca, ICS e CISDA e finanziata per un biennio da MAE (800.000 euro). La tipografia comprende il corpo uffici, la camera oscura per la preparazione delle lastre, il corpo fabbrica con le macchine da stampa, le macchine piegatrici, le taglierine e la mensa per i lavoratori. La tipografia occupa circa una dozzina di dipendenti.
Accoglienza temporanea di bambini e bambine provenienti dall'orfanotrofio Mehan di Kabul
Il progetto promosso in collaborazione con AFCECO, Comune di San Giuliano, Associazione Liberi Pensieri e CISDA ha avuto inizio nel 2007 e si è concluso nel 2016 a causa di un Decreto emesso dal governo afghano che ha bloccato l'uscita dal paese ai minori.
Il progetto prevedeva l’accoglienza temporanea di alcune/i bambine/i delle case-famiglie di AFCECO a Kabul per un periodo di 7 settimane presso famiglie di San Giuliano Milanese.
Si è data loro l’opportunità di frequentare la scuola, di svolgere attività motorie (piscina) e di conoscere alcuni aspetti storico-culturali del nostro Paese. L’obiettivo di offrire opportunità di crescita personale e di conoscenza culturale secondo la dirigenza di AFCECO è stato raggiunto e l’esperienza è stata giudicata molto positiva.
Il progetto della durata di 10 anni (200.000 euro) è stato finanziato dalle famiglie di San Giuliano Milanese.
Analogo progetto promosso in collaborazione con AFCECO, Comune di Piadena e Associazione Emmaus ha avuto inizio nel 2013 e si è concluso nel 2016. Anche a Piadena le famiglie hanno finanziato il progetto per tre anni (20.000 euro).
Casa-famiglia per bambini afghani profughi in Pakistan
Il progetto ha avuto inizio nel 2002 e si è concluso nel 2011. È stato sostenuto dal 2002 al 2007 da Iscos Piemonte, dal 2007 al 2009 da Iscos Lombardia e dal 2010 al 2011 dalla Provincia di Trento e dalla Regione Trentino (135.000 euro). L’obiettivo del “progetto” era la tutela dei diritti umani di bambine e bambini , ospiti dell’orfanotrofio “casa famiglia” di Peshawar, città del Pakistan al confine con l’Afghanistan. Il progetto si è terminato quando il Pakistan ha chiuso le frontiere tra Pakistan e Afghanistan, radendo al suolo i campi profughi e rimandandoli indietro tutti gli afghani.
Vocational Training Center
Il progetto promosso da OPAWC, COSPE e CISDA è stato finanziato da Regione Toscana, Nomad e SAWA (Support Association for the Women of Afghanistan Australia).
Ha avuto inizio nel 2007 ed è tutt'oggi operativo con un finanziamento di 60.000 euro/anno. Il centro di alfabetizzazione per adulte e di avviamento professionale si trova ora nel Centro Culturale di Hawca a Kabul.
Giustizia transizionale "verità e giustizia"
Il progetto promosso da SAAJS in collaborazione con ICS e CISDA si è svolto dal 2008 al 2011 ed è stato finanziato dall’Unione Europea (300.000 euro). Gli obiettivi del progetto erano l'istituzione di un tribunale internazionale per giudicare i crimini commessi in 40 anni di guerra, l'abolizione dell'amnistia per i criminali al governo e la costituzione di un archivio di tutte le vittime civili.
Centri di assistenza legale a Kabul ed Herat - progetto integrato per la restituzione della dignità della persona
Il progetto promosso da HAWCA, COSPE e CISDA ha avuto inizio nel 2012 ed è stato finanziato da MAE (980.000 euro). Ha sostenuto due Centri di Assistenza Legale (CAL) e consulenza psico-sociale per 500 vittime di violenza a Kabul ed Herat nell’Afghanistan occidentale, una casa-rifugio per 100 donne a Kabul ed un Centro Donne nel quartiere di Afshar con attività di alfabetizzazione, educazione ai diritti umani e formazione professionale per 300 donne.
Centro di assistenza legale a Jalalabad per donne vittime di violenza.
Promosso da HAWCA e CISDA, finanziato dalla Fondazione Adiuvare (Lugano) (60.000 euro) e dalla Famiglia Fortunato (60.000 euro). Il Centro di Assistenza Legale di Jalalabad, città dell'Afghanistan orientale, capoluogo della provincia di Nangarhar, era già esistente ma chiuso temporaneamente per mancanza di fondi. È stato riaperto nel biennio 2015/2016.
Corso di alfabetizzazione di Bamyan
Progetto biennale per corsi di alfabetizzazione a Bamyan, situata al centro della regione di Hazarjat (anche Hazaristan), principale centro abitato della regione. Il progetto per il biennio 2017/2018 è stato finanziato da OSF - Opera San Francesco Milano con un contributo di 13.000 euro/anno.
CorsI di alfabetizzazione nei villaggi di Heibat Khel e del sud est dell’Afghanistan
Progetto sapone
Nel 2012 è stato realizzato un video, sottotitolato in Dari, che illustrava tutte le fasi di realizzazione del sapone. Sono state poi acquistati i relativi attrezzi: bilancini, termometri, frullini per dare la possibilità alle donne dello shelter di realizzare il sapone. Il progetto promosso da HAWCA e CISDA, finanziato da privati.
Sostegno alle vittime della frana dell'aprile 2014
ll 2 maggio 2014 una frana ha inghiottito la maggior parte del villaggio di Abi Barik nella provincia di Badakshan nell’Afghanistan nord-orientale dove circa 2.500 persone sono rimaste sotto metri di acqua, fango e sporcizia. CISDA con l’associazione “Insieme si Può” di Belluno hanno inviato 6.000 euro ad “Hambatagi Solidarity Party of Afghanistan” che si era mobilitato per portare soccorsi alle vittime e ai sopravvissuti alla catastrofe. I fondi sono stati raccolti con una sottoscrizione di privati.
Acquisto di un depuratore per acqua per la sede di Hambastagi
Contributo per l'ambulanza dell'Hamoon Health Center di Farah