Consegnate al Governo italiano le firme della Petizione STOP FONDAMENTALISMI STOP APARTHEID DI GENERE
La raccolta firme per la Petizione si è chiusa il 15 maggio 2025 e le firme (1.725) sono state inviate alla Presidente del Consiglio Italiano.
Continua la raccolta firma per l’adesione alla Campagna e al sostegno delle iniziative di supporto.
Il testo della Petizione inviata al Governo Italiano
I fondamentalismi, nelle loro diverse forme e caratterizzazioni, creano sempre apartheid di genere e l’Afghanistan è il Paese che ne rappresenta il caso più emblematico, anche se non è il solo. L’autodeterminazione della donna e degli individui LGBTQI+ vede infatti drammatiche limitazioni ovunque nel mondo, anche nel mondo occidentale. La promozione del valore della laicità è l’argine più efficace ai fondamentalismi, e quindi all’apartheid di genere, come indicano le organizzazioni progressiste, democratiche e antifondamentaliste anche in Afghanistan.
Pertanto il CISDA (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane),
con la rete di associazioni con la quale collabora in Italia e in Europa,
CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO
Di sostenere i seguenti obiettivi e di farsene promotore presso le istituzioni internazionali.
1 Riconoscimento dell’apartheid di genere come crimine contro l’umanità (al pari dell’apartheid di razza) all’interno dei Trattati internazionali e che tale crimine viene applicato sistematicamente e istituzionalmente in Afghanistan.
2 Non riconoscimento, né giuridico né di fatto, del regime fondamentalista talebano attivando, fin da subito, azioni di condanna e, in particolare, che:
- le Nazioni Unite non diano riconoscimento, né giuridico né di fatto, al regime;
- venga messo al bando il fondamentalismo talebanocon provvedimenti urgenti;
- si impediscano finanziamenti al regime talebano e rifornimenti militarida parte di Paesi amici;
- si estromettano i rappresentanti del regime da incontri della diplomazia internazionalee dalle riunioni delle Nazioni Unite e si applichino puntualmente le limitazioni totali di viaggio ai suoi esponenti come già previste dalle sanzioni anti-terrorismo.
In questo ambito si chiede al governo italiano di sostenere l’azione presa da:
- Australia, Canada, Germania e Paesi Bassi, e sostenuta da altri 22 stati, di deferimento dell’Afghanistan alla Corte di Giustizia Internazionaleper violazioni della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), di cui l’Afghanistan è firmatario.
- Cile, Costa Rica, Spagna, Francia, Lussemburgo e Messico di deferimento dell’Afghanistan per ulteriori indagini alla Corte Penale Internazionale sulle continue violazioni dei diritti delle donne compiute dai talebani.
3 Sostegno alle forze afghane antifondamentaliste e democratiche non compromesse con i precedenti governi e i partiti fondamentalisti; contestualmente negare la rappresentanza politica alle esponenti politiche e agli esponenti politici dei precedenti governi afghani, rappresentanti di una classe politica corrotta.
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