Verso una primavera afghana?
“I governi occidentali, i media internazionali e le ong vogliono far credere che in Afghanistan sia in atto una ricostruzione e che il paese stia vivendo un cambiamento positivo.
Ciò li aiuta a giustificare l’occupazione della NATO.
Come attivisti che vivono in Afghanistan e lì fanno lavoro politico, siamo qui per dare una versione molto diversa di ciò che, mentre parliamo, sta realmente accadendo nel paese.”
Mariam Rawi (RAWA), 17 novembre 2015
Verso una primavera afghana? L’attivismo di base in Afghanistan.
Pubblicazione a cura di: Network Afghanistan & Bildungswerk Berlin der Heinrich-Böll-Stiftung e.V., 2016
Traduzione a cura del CISDA
Un viaggio-inchiesta che conduce il lettore alla scoperta del lato più oscuro e meno dibattuto della guerra in Afghanistan: quello della connivenza delle forze d’occupazione americane e alleate con il business dell’oppio e dell’eroina in nome di una cinica scelta di realpolitik.
Immagina di vivere in un Paese in cui donne e ragazze non possono uscire di casa senza essere scortate da un uomo. Immagina di dover indossare abiti che coprono ogni centimetro del tuo corpo, viso compreso. Questa era la vita in Afghanistan sotto il regime dei talebani. Questa è la vita a cui si ribella Parvana, undici anni, che non ha paura di travestirsi da ragazzo per poter uscire di casa e lavorare, per se stessa, per la sua famiglia, per cambiare le cose. La sua è una vita immaginata, ma basata su testimonianze vere raccolte dall’autrice nei campi per rifugiati pakistani. Perché tutte le Parvana del mondo hanno bisogno che si parli di loro. Età di lettura: da 10 anni. )
Le cronache di un chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, l’associazione umanitaria italiana per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. In questo libro, Strada mette a nudo le immagini più vivide, talvolta i ricordi più strazianti, le amarezze continue della sua esperienza di medico militante, stretto continuamente tra le politiche ufficiali dell’ONU e dei padroni della guerra e le pratiche del volontariato internazionale. Prefazione di Moni Ovadia.