Boccioli di rabbia
Sahar è una donna di RAWA (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan), un “bocciolo di rabbia” che è fiorito, e insieme a tanti altri lavora per portare una rivoluzione in Afghanistan: sconfiggere il fondamentalismo e la cultura maschilista. Il suo ruolo nella RAWA , così come il suo vero nome, è segreto. Il suo volto, sempre parzialmente coperto, o in controluce, si indovina soltanto. Siamo andate con lei da Peshawar a Kabul, dove le donne di RAWA si erano date appuntamento per celebrare insieme l’8 marzo.
Una tappa dopo l’altra, tra villaggi sperduti e periferie, vediamo le scuole all’aperto, le cliniche rudimentali, le le attività che RAWA riesce a mantenere in aree trascurate da tutti. Conosciamo le realtà per le quali Sahar lotta, e le donne e gli uomini che lottano con lei. La vediamo al lavoro, mentre ascolta, denuncia, consola. Scopriamo i suoi ideali e i suoi timori, la sua storia e le motivazioni di una scelta alla quale ha dedicato la vita e per la quale rischia la morte.
In un paese in frantumi, donne e uomini coraggiosi che, senza l’aiuto di nessuno si danno da fare per cambiare le cose e costruire un paese migliore. E che, per lo spazio di un viaggio, fanno pensare che un Afghanistan diverso possa esistere.
Scheda tecnica
Regia ed immagini Michela Guberti
Montaggio Michela Guberti, Enrico Valente
Supervisione al montaggio Pierpaolo Adami
Produzione esecutiva Laura Quagliuolo
Produzione Emme Audiovisivi
Realizzato con il contributo di ICS (Istituto per la cooperazione allo sviluppo), Alessandria;
CISDA onlus, Milano; Provincia di Alessandria; Fondazione CTR (Cassa di Risparmio di Torino)
Anno di produzione: 2007
Durata: 51 m
Paese: Italia
Lingua: Documentario in lingua pashtu, inglese, persiano ed italiano con sottotitoli in italiano.
Premi vinti:
- 2008 – Premio Libero Bizzarri – DOC Film Festival(festival): Secondo Premio “Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno” Italia DOC
- 2007 – EcoVision Festival(festival): Premio Migliore Film di Produzione Indipendente
Partecipazioni a festival e rassegne
- 2007 – Med Film Festival In Concorso Documentari
- 2007 – Un Silenzio tra Due Pensieri – Rassegna Cinematografica Intorno all’Afghanistan Panorama
Nuova edizione a cura del CISDA del libro sulla storia di Meena, fondatrice di RAWA, l’Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane, una giovane che ha lottato fino alla morte per difendere un popolo oppresso e soprattutto la sua componente più inerme e calpestata, le donne e i bambini.
Afghanistan: un paese a lungo martoriato dalle occupazioni straniere, dalle lotte intestine, dal governo fondamentalista. In questo inferno, una ragazza ha giurato sul cadavere di un’altra di combattere i soprusi e la violenza, in ogni loro forma. Zoya, questo è il suo nome, è la meno romantica e più vera delle eroine: nata nel 1978 a Kabul, è infatti una militante della Rawa, l’associazione rivoluzionaria delle donne afghane che ha sempre cercato di strappare la popolazione all’analfabetismo, alle malattie, alla morte. Questa è la sua testimonianza: il resoconto lucido, consapevole e sofferto delle sopraffazioni e degli abusi perpetrati per anni nel suo paese.
In brevi, scarni e lucidi racconti la tragedia di una guerra ramificata e incessante, il dramma delle mine, della miseria, dei signori della guerra. Ma anche, e forse soprattutto, la dignità dei pazienti, la dedizione di medici e infermieri afghani, le piccole storie di vita quotidiana. Una prosa essenziale come può esserlo quella di chi vive in prima persona gli avvenimenti. La testimonianza di un volontario in servizio presso la Croce Rossa Internazionale di Kabul.