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Kabul, crocevia del mondo

I talebani sono tornati al potere dopo vent’anni di conflitto che gli Stati Uniti e gli occidentali non sono riusciti a vincere nonostante aver investito miliardi e perso migliaia di uomini. Com’è stato possibile? Che cosa è successo nei mesi precedenti alla caduta di Kabul? Che ruolo hanno avuto l’accordo di Doha e la trattativa di Trump? Quanto hanno pesato gli errori del passato che a lungo l’Occidente non ha voluto vedere? Chi riempirà il vuoto lasciato dagli Stati Uniti? Cosa accadrà nel Paese? Chi sono i “nuovi” talebani? Come si finanziano? Hanno un consenso? Se sì, su cosa poggia, oltre alla paura? Che errori ha commesso l’America? Quale il ruolo di Cina e Russia? Un libro per decifrare una delle peggiori sconfitte dell’Occidente.

Kabul, crocevia del mondo

di Nico Piro

People, 2022,

Talebani

La scalata al potere dei talebani, il loro impatto sull’intera regione dell’Asia centrale, il loro ruolo nelle strategie delle grandi compagnie petrolifere, il mutamento della politica estera americana dagli anni Settanta a oggi. Ahmed Rashid disegna con efficacia e scrittura coinvolgente l’attuale volto del fondamentalismo islamico, spiegando perché proprio l’Afghanistan sia diventato il punto cardine del terrorismo mondiale. Partendo dagli avvenimenti storici che hanno portato alla cosiddetta “rivoluzione afgana” del 1973, il movimento dei talebani viene analizzato sotto diversi piani e aspetti – l’interpretazione del Corano, le politiche sociali, il coinvolgimento nel commercio dell’oppio, il rapporto con Osama bin Laden – e nella sua evoluzione fino all’intervento americano, conclusosi con la drammatica smobilitazione dell’estate del 2021 e il ritorno al potere dell’organizzazione degli “studenti”. Una ricostruzione storica, economica, etnica e geopolitica.

Talebani. Islam, petrolio e il grande scontro in Asia centrale

di Ahmed Rashid

Feltrinelli, 2022 edizione aggiornata – 1° edizione 2001, pp. 416

Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan

“Jin, Jîyan, Azadî” raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. La loro proposta di una via d’uscita ci cattura e destabilizza i nostri canoni culturali.

a cura di Istituto Andrea Wolf

Tamu, 2022