Libere di dire: Quando le donne prendono la parola, nulla resta immobile
10 Maggio 2025
Gulbuddin Hekmatyar è nato il 1° agosto 1949
Artur McCoy, professore alla Wisconsin University, ha accusato gli USA di aver sostenuto il traffico internazionale di droga di Hekmatyar in cambio della sua collaborazione antisovietica. (fonte Bearcave)
La ONG francese Medici Senza Frontiere riporta come, nel 1987, il gruppo di Hekmatyar abbia sequestrato un enorme carico di medicine per un villaggio del nord dell’Afghanistan. Nel 1992 i suoi bombardamenti contro il governo-fantoccio filorusso provocano solo a Kabul 50.000 morti civili.
Il New York Times lo ha definito “il più brutale di un gruppo di bruti”. Nonostante tutto ciò, nel 2017 l’ONU lo elimina dalla sua blacklist.
L’autore e giornalista della CNN Peter Bergen ha stimato che le sovvenzioni USA a Hekmatyar siano state di almeno 600 milioni di dollari.
Gulbuddin Hekmatyar, nato nel 1949, è un signore della guerra afghano, tristemente noto come “il macellaio di Kabul” o “Rocketyar” (da rocket, in inglese razzo, per i terribili bombardamenti da lui effettuati). È fondatore e leader del partito fondamentalista Hezb-e-Islami (1975). Durante gli anni ‘90 è stato due volte Primo Ministro.
Studente d’ingegneria all’Università di Kabul, negli anni 70 Hekmatyar si avvicina all’islamismo tramite i Giovani Musulmani e i Fratelli Musulmani di Saydd Qutb. È noto che, durante l’università, abbia organizzato diversi attentati con l’acido a danno di studentesse, di cui non approvava l’accesso all’istruzione. (fonte Jones, Seth G. (2010). In the Graveyard of Empires: America’s War in Afghanistan. W. W. Norton & Company. pp. 32–33. ISBN 9780393071429)
Durante l’invasione sovietica gli USA sovvenzionano (tramite l’Inter-Services Intelligence pakistana) il suo partito di mujahideen Hezb-e-Islami, che si oppone all’URSS.
Sempre negli anni ‘90 collabora con Bin Laden, successivamente autore dell’attacco dell’11 settembre. (fonte: Bergen, Peter L., Holy war, Inc.: Inside the Secret World of Osama bin Laden, New York: Free Press, 2001, pp. 70–71)
Durante il governo dei talebani, il macellaio di Kabul fugge in Iran e, in seguito alla loro caduta nel 2001, si reca in Pakistan per organizzare una campagna contro il governo di Karzai, che risulta però fallimentare.
Il 10 febbraio 2003 è lo stesso governo afghano a denunciare alla comunità internazionale la collaborazione di Hekmatyar con i talebani e Al-Quaeda. Gli USA, che ormai non ne hanno più controllo, il 19 febbraio 2003 lo definiscono “terrorista globale”.
Il suo supporto a Bin Laden diventa ufficiale nel 2006, in un video trasmesso da Al Jazeera.
Il 22 settembre 2016 firma un accordo di pace con il governo e rientra in Afghanistan, acclamato da numerosi parlamentari in carica. Human Rights Watch definisce questo perdono “un insulto alle innumerevoli vittime dei suoi gravissimi abusi”. (fonte The Guardian)
Vedi anche – Human Rights Watch
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Dopo l’agosto 2021, si dice che Gulbuddin Hekmatyar e la sua organizzazione abbiano aderito al Consiglio di riconciliazione formato dai talebani. Ha espresso il suo sostegno ai talebani nel settembre 2021 anche se lui e il suo partito non saranno inclusi nel governo. Nell’ottobre 2022, Hekmatyar ha tenuto un sermone a Kabul secondo cui i colloqui di Bonn (2001) e Doha (2019-2020) non sono riusciti a portare la pace in Afghanistan a causa dell’influenza degli “stranieri”. Ha proposto colloqui intra-afgani per formare un governo inclusivo che sostituisca l’attuale governo talebano ad interim. (Fonte Wikipedia)
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